Banca Ifis è l'ultimo istituto che ha deciso di puntare ad aumentare la raccolta diretta offrendo remunerazioni attraenti sui depositi, agendo prevalentemente via internet. Con le attuali tensioni sui tassi del mercato interbancario, è naturale che gli intermediari creditizi cerchino di finanziarsi direttamente presso le famiglie. Le quali non disdegnano questa offerta, vista la predilezione di milioni di risparmiatori italiani verso forme di impiego liquide e comprensibili. Il Rendimax di Banca Ifis si aggiunge al Conto Arancio di Ing Direct, al Conto Santander, al Conto Deposito di CheBanca!, a Supersave di Fineco, a IWPower di IWBank, a MoneyBox di Unicredit, a Webank di Bipiemme, a WebSella.it e altri ancora.
La gara dei tassi sulla raccolta diretta sta creando anche qui in Italia una categoria di impieghi del risparmio a se stante, come accade nel mondo anglosassone con i savings account. Questi prodotti non rispondono solo a una esigenza di sicurezza, ma rappresentano anche l'accantonamento tipico dei primi risparmi, la porta di ingresso di tante famiglie nel mondo della finanza. Una funzione che in passato apparteneva soprattutto alla Posta.
Le offerte di conti di risparmio e pronti/termine standardizzati vanno confrontate non solamente tra di loro, ma anche con i pronti/termine della propria banca, con i BoT, i fondi comuni di liquidità e gli Etf agganciati al mercato monetario. I tassi promozionali che spesso caratterizzano queste proposte possono incentivare spostamenti opportunistici dei capitali di quei risparmiatori a caccia dei rendimenti più alti. Anche perché le offerte, sebbene non totalmente omogenee, sono facilmente analizzabili via internet. Questi "nomadi del risparmio" dovrebbero per altro essere consapevoli del fatto che il semplice savings account non soddisfa tutti i bisogni finanziari delle famiglia, lasciando irrisolto in particolare il problema dell'integrazione della pensione di domani.